Descrizione
Domenica 12 novembre sono state affisse 3 nuove targhe al Bosco dei 100 Passi, nel Prato della Memoria, alla presenza dei familiari delle vittime, dell'Associazione Libera Nomi e Numeri contro le mafie, della Coop. sociale Contina e della Coop. Terra e Cielo, del referente di Avviso Pubblico per la Lombardia Bottero, dell'Ass. Marzia Zucca, del Vicesindaco Berardi e di molti cittadini.
Il Bosco dei 100 Passi è un luogo importante per i gaggianesi, ma non solo.
E' un luogo affidato nel 2005 al Comune di Gaggiano a seguito di una confisca per mafia da parte della magistratura. Lungimirante fu la scelta dell'Amministrazione di allora di fare di quel terreno un luogo di bellezza e memoria, piantando (nel 2007) oltre 1500 tra alberi ed arbusti e dedicandolo (nel 2009) in ricordo di Peppino Impastato, col richiamo ai 100 passi che separavano l'abitazione di Peppino da quella del mandante del suo omicidio, il boss Badalamenti,
L'Amministrazione Comunale porta avanti la scelta di allora, mantenendone viva la storia, ricordando il recupero virtuoso di un bene confiscato, stimolando e appoggiando le attività scolastiche e delle associazioni.
Il Prato della Memoria nasce dal desiderio di non dimenticare mai coloro che hanno dato la vita in questa lotta e su 16 alberi troviamo una serie di targhe che ricordano i nomi noti, ma soprattutto quelli meno noti.
Lo scorso anno si è concluso il Progetto100Passi grazie al quale sono stati aggiunti dei QR code alle targhe, inquadrando i quali si possono leggere le storie di ogni vittima.
Quest'anno le targhe sono in memoria di:
Cristina Mazzotti, uccisa a soli 18 anni nell'agosto del 1975
Domenico Falcone, ucciso a soli 22 anni a marzo del 1990
Alessandro Rovetta, ucciso a soli 37 anni ad ottobre del 1990
Invitiamo tutti i cittadini a fare una passeggiata al Bosco e a scoprire i nomi e le storie di questi ragazze e ragazzi, di questi uomini e donne uccisi barbaramente e che non devono essere dimenticati.
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Ultimo aggiornamento: 11 dicembre 2023, 09:22