Santuario di Sant’Invenzio

La chiesa che si affaccia sul Naviglio è l’ultimo rifacimento di un edificio di culto esistente nel Duecento.

Santuario di Sant’Invenzio
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Descrizione

Quella prima chiesa, molto più piccola, rustica, con un arco sopra l’altare così basso che non vi si poteva appendere un crocefisso, aveva l’ingresso a ovest, così da rivolgere l’altare a oriente com’era d’uso nelle prime chiese, per guardare dove sorge il sole. A sud vi era una porta utilizzata per l’uscita dei cadaveri da seppellire nel cimitero che si trovava, cintato, tra la chiesa e il Naviglio.
L’edificio antico fu seriamente danneggiato nel 1541, quando Massimiliano Stampa fece tracciare una strada per condurre al suo palazzo, a cui si stava lavorando.
Questo rese necessario un primo rifacimento, che lasciava però immutata la struttura della chiesa.

Nel 1618 furono avviati i lavori per una costruzione del tutto nuova, con l’ingresso a sud anziché a ovest e l’altare rivolto a nord anziché a est; nel 1757, dato che cominciano a manifestarsi segnali di degrado, si rimette mano all’edificio col concorso soprattutto di Francesco Venini che ha appena terminato la costruzione del proprio palazzo, di fronte alla chiesa, sulla riva opposta del Naviglio; nell’ottobre del 1758, a causa delle forti piogge, crolla la cupola centrale in corso di completamento su quattro piloni e si trascina dietro, danneggia o seppellisce un po’ tutto, lasciando intatto però l’affresco della Madonna delle Grazie di fattura trecentesca.
Rifatti anche il coro e la nicchia di sostegno dell’organo, i lavori sono conclusi nel 1759. Ed è la terza versione dell’edificio che da allora subirà solo piccoli ritocchi, come l’installazione di un nuovo organo nel 1823, alcune modifiche del coro nel 1891, l’aggiunta di un Oratorio sul lato ovest nel 1904 e la pavimentazione in porfido del piazzale (fino a quel momento conservato a prato) nel 1975.

L’affresco più antico è quello della Madonna delle Grazie, di cui un restauro degli anni Novanta ha portato alla luce l’anno: 1388 e il nome del probabile autore: Erghieri.

Curiosità: Nel verbale di una visita pastorale del cardinale Giuseppe Pozzobonelli, Arcivescovo di Milano dal 1743 al 1783, in data 1750 si legge dell’esistenza in questa chiesa di un dipinto (di cui si sono perse le tracce) raffigurante la ”Madonna coi quindici misteri del Rosario” che, scrive nel latino dell’epoca, “furono dipinti dal celeberrimo ed eccellente Michelangelo Buonarroti”. E’ un’attribuzione del tutto infondata, in quanto nessuna delle numerose fonti da cui si è potuto ricostruire l’opera di Michelangelo parla né di un dipinto con questo soggetto né di una presenza dell’artista in questa zona.
Eppure Pozzobonelli era un esperto intenditore. Mistero?

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Modalità d'accesso

Ingresso accessibile in sedia a rotelle.
Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.

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Indirizzo

Piazza Teresio Ferraroni, 20083 Gaggiano MI
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Punti di contatto

Comune di Gaggiano : 02 9089921

Ultimo aggiornamento: 7 dicembre 2023, 11:56

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