Descrizione
Nel Cinquecento il suo territorio è suddiviso fra i Borro e i Crivelli, che sono i proprietari dell’insediamento agricolo, tanto da avervi lasciato lo stemma, ormai poco leggibile, sulla facciata della casa padronale.
All’inizio del Seicento la proprietà è tutta dei fratelli Borro (o Borri) e la conduzione è affidata ai Cavallotti, una delle famiglie di fittabili attiva attraverso varie ramificazioni in questo territorio dal Cinquecento ad oggi (Fagnano).
Passata in proprietà ai Taccani, piccoli agricoltori divenuti proprietari del fondo, la cascina viene ceduta nel 1832 assieme alla vicina Guzzafame all’ing Filippo Ferranti, funzionario pubblico con competenza sul Naviglio Grande, che opera per conto della cantante lirica Giuditta Pasta.
A quest’epoca vi abitano fra 80 e 100 persone, grazie anche ad un notevole ampliamento dei fabbricati operato subito dopo l’arrivo del Ferranti che ne affida la conduzione ad Ambrogio Daccò, intraprendente agricoltore che diventerà sindaco di Gaggiano.
Si trova nel suo territorio, purtroppo ormai semidistriutta, una piccola costruzione, caratteristica perché realizzata sopra l’incrocio di due rogge, utilizzata per il deposito di attrezzi al servizio del camparo (il contadino cui era affidata la gestione delle acque d’irrigazione); il luogo è conosciuto come “Casìn dell’Affer” dal nome del camparo che ne aveva chiesta l’originale costruzione.
Curiosità: La Barera si trova lungo l’antico percorso che univa Vigano a Gaggiano prima della costruzione della strada ad opera dei Certosini (Settecento);
Durante gli ultimi mesi della guerra 1940-45 vi era nascosto in clandestinità uno dei dirigenti del Comitato di Liberazione Nazionale, Alfredo Pezzoni, ricercato in tutta Italia in quanto uomo di collegamento con gli Alleati per il finanziamento delle formazioni partigiane.
Modalità d'accesso
Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 7 dicembre 2023, 11:14